CROCE (S)COPERTA

La domenica prima delle palme, la tradizione della Chiesa prevede che sia coperta la croce, per questo è detta “della Croce coperta”.

In realtà non si tratta tanto di coprire, quanto di scoprire o ri-scoprire la croce la domenica delle palme.

Il simbolo della nostra fede, il segno e lo strumento della nostra salvezza, il riassunto della passione morte e risurrezione di Cristo, rischia di diventare qualcosa di consueto, di ordinario, la Chiesa allora ci invita a riscoprirlo, a stupircene ancora.

Per i primi cristiani la croce era evidentemente un segno scandaloso: era patibolo, supplizio (un po’ come potrebbe essere per noi la sedia elettrica) ma era anche segno di vita, di risurrezione.

Oggi più che mai rischiamo di assuefarci alla croce, l’abbiamo vista appena nati, appesa ai muri in casa, in chiesa, a scuola e se non ci fosse qualche laicista che ci chiedesse di togliere il Crocifisso dai luoghi pubblici, probabilmente non ci faremmo neppure più caso.

Questo è il tempo di stupirci della strada dolorosa che Gesù ha accettato per amor nostro.

Perchè ci ha amati da morire, ci ha amati “fino alla morte e alla morte di croce”!

LA CROCE COPERTA

LA CROCE COPERTA

 

 

 

 

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