Questa mattina il nostro Parroco ha commentato un brano tratto dal Vangelo di Luca sul perdono e sulla giustificazione.
Che cosa vuol dire giustificare?
Noi che preghiamo, che frequentiamo la Chiesa, che partecipiamo alle liturgie, non dobbiamo sentirci migliori degli altri, che sono lontani da Dio. A volte guardiamo il nostro prossimo con aria di superiorità, pensiamo che le nostre preghiere, la nostra assiduità e la nostra vicinanza a Dio ci permetterà di avere prerogative e favoritismi il giorno del Giudizio finale.
In questo passo del Vangelo, Gesù racconta questa parabola proprio per farci capire che l’umiltà del cuore nel chiedere perdono dei propri peccati e dei propri errori, permetterà , ad ognuno di noi, di essere vicino a Lui; chiedere di essere giustificati e, quindi, perdonati, è più gradito a Dio di tutte quelle anime che si sentono perfette e si compiacciono di sé stesse.
Avere fede in Dio non significa solo pregare, ma credere nella sua infinita Misericordia, credere che ogni volta che sbagliamo o che cadiamo nel peccato Lui ci perdonerà, perché il Suo Amore per noi è infinito.
Teresa F.