Percorrendo le strade di Gerusalemme, salendo al Calvario sotto il peso della croce e i colpi dei soldati, Gesù avrà visto per terra alcune delle palme che appena qualche giorno prima erano servite per acclamarlo come re.
Le palme agitate in segno di festa e le voci osannanti erano cessate presto trasformandosi in “crucifige”.
Le palme sono un simbolo ambivalente, di festa e di morte.
La domenica delle Palme è il corrispondente liturgico del Venerdì Santo, infatti in questa domenica si legge il Passio secondo la lezione dell’anno in corso.
Il colore liturgico è il rosso, il colore del sangue, del martirio.
Quest’anno per noi salentini, la Domenica delle palme avrà un significato in più che si va ad aggiungere a quelli tradizionali.
E’ festa, ma con un sapore ancora più amaro: agiteremo i ramoscelli di ulivo, ma lo faremo con la mestizia di chi non sa quale sarà la sorte di questo albero a noi tanto caro, tanto da diventare il simbolo di questa bella terra.
In quest’anno, durante questa santa domenica impegniamoci a pregare per la nostra terra, per i nostri ulivi e per la vita e la salute degli uomini e delle donne che vivono qui e che vivranno qui in futuro.