RACCONTO DEL PELLEGRINAGGIO A PALMARIGGI di Teresa F.
A chiusura del mese mariano di Maggio, come ogni anno, la Parrocchia ha organizzato un pellegrinaggio in una Chiesa dedicata alla Madonna.
Così oggi, 3 giugno alle 16,30, siamo partiti in 51 fedeli, insieme al nostro Vice Parroco don Quintino, con un autobus alla volta di Palmariggi.
Tutti un po’ scettici e al limite del ridicolo, siamo giunti in questa località del Salento al confine tra due località ben note, quali Maglie ed Otranto.
Che posto incantevole! Che atmosfera rilassante e di pace!
In un boschetto di pini altissimi si staglia, con tutto il suo candore della pietra leccese, il Santuario di Montevergine. Questo Santuario ha origine nel 1595 con il ritrovamento di un’immagine della Vergine Santa che ha in braccio il Bambino Gesù. La Chiesa originaria crollò, e,grazie alla raccolta di fondi effettuata dai fedeli devoti, nel 1707 è stata ricostruita così come la vediamo oggi. Essa è costruita in unica navata ed è disposta su tre piani: il primo è quello dell’invito, dell’accoglienza; con due scale laterali si accede al secondo piano, dove si trova un altare bellissimo in stile Barocco Leccese, al centro dell’altare c’è un dipinto della Vergine con Bambino, due angeli scolpiti sulla pietra gli fanno da corona e ai suoi piedi la testa e le ali di un altro angelo fanno da cuscino, il tutto incornicia la grazia e la santità dell’immagine stessa. A destra dell’altare, dietro una grata c’è una piccolissima nicchia che contiene il Santissimo. Ancora due scale, a sinistra e a destra, portano al terzo piano sottostante dove c’è una grotta abitata e affrescata 5 secoli fa dai monaci basiliani, che vi hanno vissuto quando vennero qui per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste. In questa grotta c’è ancora oggi il dipinto bizantino originario del 1500 della Vergine Maria con il Bambino, di forma circolare, tutt’intorno c’è un rosone intagliato in pietra bianca, che esalta i colori rossi e blu dell’affresco.
Dopo la celebrazione della Santa Messa,con un’omelia ricca di preghiera e di emozione, ci siamo recati ad Otranto dove abbiamo visitato la bellissima Cattedrale, davanti all’ossario degli 800 Martiri eravamo tutti emozionati di tanta sacralità e religiosità.
Un giro per le vecchie strade di Otranto ha concluso il nostro girovagare e il nostro pellegrinaggio.
Di tutti i miracoli e le grazie che la Santa Vergine Maria ci ricolma ogni giorno, il più grande è quello della conversione e della fede. E’ Lei che ci conduce per mano a N. S. Gesù Cristo, che ci invita alla preghiera e all’amore fraterno tra noi. Lei è il tramite tra il cielo e la terra. Lei è la Madre potentissima di tutta l’umanità. Lei è la nostra guida, la nostra protettrice, la nostra gioia e il simbolo dell’Amore assoluto. Tutto è chiuso in Lei, la carne e lo Spirito, l’umanità e la Santità. Chi crede in Lei salva la propria anima, perché chi crede in Lei crede in Dio e nella santissima Trinità, perché è in Lei che il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.
Ave o Maria piena di Grazia! Ave o Regina dell’Universo intero!