Resoconto della seconda serata a cura di Teresa Ferocino

3 Marzo, 2.a serata per la “Settimana  della Fede”

Battesimo e vita consacrata: quando diventammo Profeti….

Sua Ecc. Mons. Benigno Papa, profondo conoscitore dei Testi Sacri, ha portato i cuori presenti a capire questo percorso santo con parole semplici, ma profonde,con un exursus che conferma in toto la sua preparazione.

Il 2015 è l’Anno dedicato dalla Chiesa alla Vita Consacrata, ma chi sono i consacrati?                                                                                           Il Battesimo è l’evento più importante nella vita di un cristiano. Nell’antichità c’era l’usanza  di celebrare i Battesimi delle anime convertite al Cristianesimo proprio la notte di Pasqua e la Quaresima era il periodo in cui il battezzando si preparava spiritualmente a ricevere il suo primo Sacramento. Infatti, durante la Liturgia Pasquale, tutti i fedeli confermano la propria fede in Dio ripetendo le promesse fatte nel loro Battesimo.                    Nella vita del cristiano il Battesimo è l’inizio di un viaggio e questo viaggio non è altro che la vita stessa. Con il Battesimo dimostriamo la nostra gratitudine a Dio Padre, così come fa S. Pietro nella sua 1.a lettera  1,3-9, in cui ci annuncia che da esso deriva la speranza del cristiano, perché il Battesimo è l’eredità che Gesù ci ha lasciato, esso è  incorruttibile, senza macchia, non appassisce. Questa è l’eredità di Dio, la partecipazione alla sua gloria: la Terra Promessa. Da parte nostra, possiamo conservare questa eredità solo con la nostra fede.                                                                                                                                                                                       S. Paolo definisce il Battesimo “una generazione nuova”, in quanto il battezzato viene ricreata in Dio trami-te il suo Santo Spirito, diventando suo figlio. Durante il Battesimo il celebrante ci chiama per nome, mentre ci impartisce questo Sacramento ed è proprio con il nostro nome che siamo riconosciuti da Dio, Lui non ci chiama in serie, ma grazie al nostro nome e alla identità  personale diventiamo figli del Figlio di Dio.

Papa Benedetto XVI nel “Lumen Fidei”   afferma che il cristiano non è mai solo, sia sulla Terra che lassù nel Cielo, perché, tramite il Battesimo, entra a far parte di una famiglia, di una comunità che è la Chiesa: comu-nità parrocchiale e unità dei Santi.                                                                                                                                          Con il Battesimo diventiamo membra di un solo corpo che è Cristo Gesù , con uguale dignità: non esiste più schiavo o  uomo libero, uomo o donna … ( S. Paolo, Lettera ai Galati. 3,28).

Con il Battesimo diventiamo creature nuove grazie al grande amore di Dio per noi e noi possiamo crescere nel Suo amore, questo è il progetto salvifico che Dio Padre ha pensato per noi.                                                        La veste bianca con cui si copre il battezzato indica la conformità a Dio e a Gesù, il bianco è il colore della purezza e della luce che ci rende più somiglianti a Lui. Per mezzo dello Spirito di Dio siamo trasfigurati per conformarci a Lui già su questa Terra.

Il battezzato, infatti, è luce della Chiesa e luce del mondo (la candela accesa); ascolto della Parola (benedi-zione delle orecchie); lode al Signore,diffusione della sua parola e del suo amore (benedizione delle labbra).

Con il Battesimo siamo, quindi, tutti Consacrati a Dio e, diffondendo la sua parola,diventiamo tutti Profeti.         Le vocazioni di speciale Consacrazione sono un’ulteriore espressione dell’Amore Grande di Dio.                 Partendo dal presupposto che ogni scelta comporta una rinuncia, Dio compensa queste rinunce colmando di doni il consacrato e questi doni non sono altro che i “carismi” dello Spirito Santo di Dio.                                Il consacrato deve rimanere fedele a questi carismi, da vivere in maniera sempre nuova.                             Durante il Concilio Vaticano II si è discusso per la prima volta del significato profondo dei carismi, perché essi sono  dono dello Spirito Santo, integrati nel Corpo ecclesiale della vita consacrata.

I consacrati diventano e sono Profeti perché annunziano e promuovono la Regalità di Dio; poiché tutti i battezzati sono  tutti consacrati, allora tutti i battezzati sono Profeti. Questo sillogismo ci porta a capire perché, dunque, tutti i cristiani sono tenuti a crescere nella Fede e poi a diffonderla, diffondendo con essa la parola di Gesù.                                                                                                                                                                 Il nostro rapporto con Gesù e con Dio Padre non è un rapporto giuridico, un contratto, ma è un rapporto di vita e d’amore, con il  Battesimo non siamo noi che viviamo, ma è Cristo che vive in noi. (S. Paolo).                 Quindi: “ CRISTIANO! DIVENTA CIO’ CHE SEI!!!” ( S. E. Mons. Magrassi – Vescovo di  Bari).                                                                                                                                                          Teresa F.

 

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