Innamorati
Signore, se ci innamorassimo di te,
così come nella vita ci si innamora
di una creatura, o di una povera idea,
il mondo cambierebbe.
Accresci la nostra tenerezza
per la tua Eucaristia,
verso la quale la disaffezione di tanti
cristiani oggi si manifesta in modo preoccupante.
Stiamo diventando aridi,
come ciottoli di un greto disseccato dal sole d’agosto.
Lascia che la nuvola della tua grazia si inchini
dall’alto sulla nostra aridità.
Signore, in te le fatiche si placano,
le nostalgie si dissolvono, i linguaggi si unificano,
le latitudini diverse si ritrovano, la vita
riacquista sempre il sapore della libertà.
Insegnaci a portare avanti nel mondo
e dentro di noi la tua Risurrezione.
Tu sei presente nel Pane, ma
ti si riconosce nello spezzare il pane.
Aiutaci a riconoscere il tuo Corpo nei tabernacoli scomodi
della miseria e del bisogno,
della sofferenza e della solitudine.
Rendici frammenti eucaristici,
come tante particole che il vento dello Spirito,
soffiando sull’altare, dissemina lontano, dilatando
il tuo “tabernacolo”.